LO SPORT TRA TRAGUARDI E STILE DI VITA SANO

21 Marzo 2019
Prima il dibattito poi tutti in piscina coi ragazzi delle medie

Si è svolto giovedì 21 marzo, a San Casciano, l’incontro “Sani stili di vita” rivolto ai ragazzi delle scuole medie del paese. 

L’evento organizzato da Anteas, Fnp Cisl e con l’assistenza del Comune di San Casciano oltre alla collaborazione della Piscina Acquatica, ha previsto due momenti per riflettere e divertirsi attraverso lo sport.

La giornata si è aperta con una discussione sull’attività fisica, il benessere mentale e la giusta nutrizione, nell’auditorium di Chianti Banca durante la quale sono intervenuti diversi ospiti tra i quali Cecilia Camellini, psicologa e nuotatrice paraolimpica di Modena, e Filippo Megli, nuotatore “made” in San Casciano. 


Fra i presenti, il sindaco Massimiliano Pescini che ha premiato i due atleti con un riconoscimento dell’amministrazione, il preside dell’Istituto Marco Poli i rappresentanti delle associazioni organizzative con i tanti iscritti e l’esperto salutista, nonché moderatore, Fabio Norcia.

Tra l’entusiasmo e l’interesse dei ragazzi, i due campioni sono stati riempiti di domande.


«Trovate i vostri interessi oltre la noia che sia lo sport o qualsiasi altra attività – ha commentato Cecilia Camellini rispondendo alle varie sollecitazioni – Se potessi tutte le medaglie vinte le taglierei a pezzetti perché ogni frammento è di tutti i partecipanti!»


Filippo Megli, poi, ha dedicato il suo primo intervento ad un suo grande amico, Manuel Bortuzzo, ex nuotatore della nazionale, che in seguito ad un colpo di pistola alla schiena, è finito in sedia a rotelle, compromettendogli la carriera.

«Lo sport insegna confronto e convivenza – ha commentato Filippo Megli in difesa del suo amico Manuel - Chi ha sparato a Manuel, sicuramente, non ha mai fatto sport in modo sano e corretto.

Adesso l’obiettivo è Tokyo 2020 ma non voglio sbilanciarmi – ha proseguito Filippo – Sono nel progetto per la staffetta 4 per 200 ma c’è da lavorare al massimo e non aggiungo altro perché sono scaramantico. Nel frattempo continuerò a fare ciò che faccio sempre nel quotidiano. Nove allenamenti in acqua a settimana con tre allenamenti di palestra. La domenica mi riposo per fortuna!»

Ma è il messaggio finale il più importante che Filippo ha deciso di lasciare ai ragazzi che lo hanno seguito: 

«È fondamentale avere delle persone che ti sostengono quando hai bisogno. Lo sport insegna anche a chiedere ai tuoi cari. Non restate mai solo con voi stessi».


A fine mattinata, per concludere in bellezza l’incontro, i due nuotatori si sono concessi un bel tuffo nella Piscina del Chianti, che Filippo conosce bene, insieme ai ragazzi, i quali hanno ascoltato entusiasti le precedenti risposte alle loro domande e arricchiti di spunti sui quali pensare.