IL PRIMO VIAGGIO EUROPEO COL COACH

dal 17 al 23 Maggio 2021
Campionati Europei Budapest 2021

Ebbene sì, dopo ben 2 anni ho potuto riassaporare una competizione di livello internazionale (se non di più)!

Nel 2017 ho messo piede per la prima volta alla DUNA ARENA di Budapest (una piscina magnifica, al momento nella mia top 3 assoluta) per disputare il mio primo Campionato Mondiale. Questa volta, quasi inaspettatamente, mi ci sono trovato nuovamente all’interno per disputare un ennesimo, grandioso Campionato Europeo. Nonostante la prestazione un po’ sottotono, che era comunque stata prevista (entro dei limiti bene definiti); posso dire di aver respirato nuovamente aria clorata di alta qualità e di aver avuto una grande opportunità per uscire dalla normalità e monotonia quotidiana di casa e godersi un bel viaggio di lavoro in compagnia.

Ma questo non sarà il solito racconto di una settimana di gare, di sensazioni, di tempi, di sfide affrontate e di risultati raggiunti di un’ennesima partecipazione europea…

Questa voglia di scrivere e raccontare una storia nasce dalla mia voglia di sottolineare un evento molto importante verificatosi durante tale Campionato Europeo: la prima presenza come tecnico della nazionale italiana del mio allenatore Paolo Palchetti. Questa convocazione era attesa ormai da anni: abbiamo cercato di dimostrare il valore, la tenacia, la serietà del nostro percorso natatorio e la fiducia, sia della squadra che dei singoli, in colui che ci guidava a bordo vasca senza mai chiedere nulla in cambio… Finalmente posso dire “OTTENUTA E MERITATA”!

Per qualsiasi atleta avere un punto di riferimento a bordo vasca credo sia la cosa più importante, perché aldilà dell’allenamento in sé, devi credere nei lavori e nella persona, l’allenatore, che ti segue ogni giorno, che ti corregge e che spesso ti riprende non solo come tecnico di nuoto ma anche come un padre. Per me, come per gli altri due “moschettieri”, Zazzeri e Restivo, poterlo avere a fianco in una manifestazione del genere ha significato tanto in termini di sicurezza e tranquillità. Spesso si tende a guardare solo i risultati in vasca, ma ci sono cose che la vasca non insegna e cose che si imparano solo al di fuori della piscina grazie a persone del genere. Abbiamo passato 10 giorni insieme da mattina a sera, abbiamo condiviso esperienze e conoscenze guardando e commentando ciò che ci stava succedendo attorno, abbiamo gioito e sofferto per gare disputate oppure per occasioni perse. C’era un bel clima, non saprei neanche come descriverlo in maniera realistica e precisa, ma una cosa la posso descrivere: Paolo era felice e lo si vedeva chiaramente … sembrava proprio un ragazzino in gita in un nuovo luogo meraviglioso e pieno di cose da scoprire, sempre con la sua borsa sulle spalle e il cronometro in mano a camminare a destra e sinistra per il piano vasca e per la piscina, sparendo ogni 3 per 2 e ricomparendo quando meno ce lo aspettavamo. Molto probabilmente non è da tutti essere felici per la felicità di un altro, ma modestamente mi piace esser fatto così. 

Spero vivamente che questa sia la prima di tante occasioni di condivisione di questo genere con quella persona che mi sopporta e supporta da ormai 10 anni.

… Per aspera ad Astra…